Sostenibilità : un valore etico
La sostenibilità al Castello di Monsanto è un valore etico tramandato di generazione in generazione. È un impegno al presente, realizzato nella tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, sociali e culturali, mosso dalla dedizione e dall’amore sconfinato che la famiglia Bianchi ha da sempre rivolto alla propria terra.
Custodi dell'ambiente
Per custodire , conservare e valorizzare un ambiente il primo e più importante passo è quello di conoscerlo in profondità . La consapevolezza che ne scaturisce restituisce una visione globale delle possibili vie da percorrere per costruire un cammino di miglioramento dinamico.Una sfida quotidiana in cui la pazienza è motivata dalla fiducia nelle proprie azioni. Abbracciare la sostenibilità come principio non si limita a tutelare e valorizzare, ma significa far proprio un programma di azioni concrete che possano scrivere ogni giorno un nuovo domani, consapevoli dell’immensa eredità di ciò di cui oggi si è custodi.
Sostenibilità sociale
Castello di Monsanto, oltre all’ambiente circostante, ha a cuore anche il benessere dell’uomo. L’azienda diventa così un luogo accogliente dove far sentire ognuno a proprio agio, rispettato e supportato. Questo principio nasce dalla profonda convinzione che il fattore umano sia la chiave primaria del successo di ogni progetto, il quale deve essere percepito, condiviso e valorizzato da tutti coloro che ne fanno parte.
Paesaggio e Bellezza
Il Paesaggio non è soltanto un contesto d’attività, ma soprattutto una risorsa e un bene collettivo. Rispettarlo significa tutelarne tutti gli elementi quali boschi e aree verdi, polmoni di biodiversità, sapendoli integrare alle aree coltivate e all’architettura.
Affinché ciascun intervento umano si possa definire sostenibile, è necessario che sia fondato su una gentile ricerca di armonia fra il nuovo e l’esistente, fra natura e cultura , per proteggere e conservare il bello del passato e renderlo fruibile con interventi di massimo rispetto. A Castello di Monsanto ogni intervento sul paesaggio naturale o architettonico viene pensato e realizzato sul principio che siamo in primis coltivatori di bellezza.
Terroir
Un vino che voglia essere unico rappresenta a ogni sorso lo spirito di un luogo.
In quanto prodotto di natura e cultura, è indissolubilmente legato al concetto di terroir, una risorsa che va ben oltre la semplice delimitazione geografica di un’area. È un sistema complesso e irripetibile, appartenente a un luogo specifico, in cui concorrono fattori pedologici, climatici, cultivar e, non per ultimo, fattori umani.
In questo rapporto fra elementi, il compito dell’uomo è quello di metterli in dialogo e dargli voce, affinché ogni bottiglia possa rappresentare la porta d’accesso a una terra, una cultura e una storia unica.
Produrre vino per Castello di Monsanto rappresenta la responsabilità di custodire il terroir: interpretare, ascoltare e celebrare i nostri luoghi, con impegno attivo che sappia imparare dal passato, leggere il presente e custodire per il futuro.
Sostenibilità culturale
Uno dei principi alla base del concetto di sostenibilità è la tutela delle risorse come eredità per le generazioni future. Per questo Laura Bianchi, ama parlare di “sostenibilità culturale” nel descrivere l’archivio di annate storiche custodito a Castello di Monsanto. Fin dal 1962, prima annata prodotta, ciascuna bottiglia è il racconto tangibile non solo della storia dell’azienda, dell’eccellenza dei suoi vini e della longevità del Sangiovese, ma uno strumento capace di narrare e tramandare la conoscenza e le tradizioni del Chianti Classico. Fra le collezioni storiche più vaste d’Italia, è più di un semplice archivio: un luogo vivo, che ogni anno fa spazio al racconto di una nuova annata, che attende di essere condiviso.