Dal vigneto il Poggio, nel lontano 1962, comincia la storia produttiva di Castello di Monsanto con la prima vendemmia di Fabrizio Bianchi, il fondatore. Ancora oggi bottiglia simbolo dell’azienda, primo Chianti Classico a riportare in etichetta la menzione di singolo vigneto, vede la scomparsa delle uve bianche dalla sua composizione nel 1968. Dalla vigna il Poggio, per selezione massale, provengono tutte le piante di Sangiovese, Colorino e Canaiolo che oggi popolano i vigneti aziendali. Le oltre 100.000 bottiglie che dalla prima vendemmia ad oggi riposano nella cantina storica del castello, testimoniano la straordinaria capacità di invecchiamento di questo vino.
Denominazione
Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione
Primo anno di produzione
1962
Vitigni
95% Sangiovese; 5% Canaiolo e Colorino
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Vinificazione
In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20/22 giorni
Maturazione o invecchiamento
In botti di rovere francese da 500 litri, in parte nuovi in parte di secondo passaggio per 18/20 mesi
Affinamento
Due anni in bottiglia
Andamento climatico
Il 2014 è stata una delle annate più particolari del decennio. L'inverno è stato molto caldo, le temperature medie sono state molto al di sopra della norma (circa 5°C), e le piogge sono state abbondanti anche per tutto l'inverno. Il germogliamento, viste le abbondanti piogge dei mesi invernali e le temperature miti dei mesi primaverili, è stato anticipato. A fine marzo, inizio aprile, erano già sbocciate molte gemme. I mesi di maggio e giugno sono stati abbastanza regolari: temperature nella media e precipitazioni non eccessive. Mentre luglio e agosto sono stati mesi leggermente più freschi rispetto al consueto andamento stagionale, spesso caratterizzati da rovesci pomeridiani. Nei mesi estivi si è lavorato molto sulla gestione del verde, cercando di mantenere una buona parete fogliare sulla parte aerea della pianta in modo da avere un'ottima fotosintesi, mentre i grappoli sono stati esposti direttamente al sole, praticando la defogliazione manuale su entrambi i lati della riga. Ciò ha favorito una buona circolazione del vento sul grappolo e l'esposizione diretta dello stesso al sole, così da ridurre al minimo l'insorgenza di muffe. Durante la vendemmia c'è stato uno scrupoloso controllo sui banchi, eliminando quelli non in perfette condizioni, e in molti vigneti abbiamo fatto una doppia vendemmia. Il mese di ottobre è tornato alla normalità, con giornate ventose e temperature piacevoli, la vendemmia si è svolta regolarmente e abbiamo terminato l'ultima raccolta il 10 ottobre.