Dal vigneto il Poggio, nel lontano 1962, comincia la storia produttiva di Castello di Monsanto con la prima vendemmia di Fabrizio Bianchi, il fondatore. Ancora oggi bottiglia simbolo dell’azienda, primo Chianti Classico a riportare in etichetta la menzione di singolo vigneto, vede la scomparsa delle uve bianche dalla sua composizione nel 1968. Dalla vigna il Poggio, per selezione massale, provengono tutte le piante di Sangiovese, Colorino e Canaiolo che oggi popolano i vigneti aziendali. Le oltre 100.000 bottiglie che dalla prima vendemmia ad oggi riposano nella cantina storica del castello, testimoniano la straordinaria capacità di invecchiamento di questo vino.
Denominazione
Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione
Primo anno di produzione
1962
Vitigni
95% Sangiovese; 5% Canaiolo e Colorino
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Vinificazione
In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20/22 giorni
Maturazione o invecchiamento
Affinamento in botti di rovere da 38 HL per circa 20 mesi
Affinamento
Due anni in bottiglia
4 VITAE
AIS Toscana
18 pt
Vinum
94 pt
Vinous
CORONA
Vini Buoni d'Italia
94 pt
Tony Wood Italian Wines
VINO TOP
Slow Wine Guide
97 pt
James Suckling
96 pt
Falstaff
97 pt
Doctor Wine
96 pt
Decanter
5 GRAPPOLI
Guida Bibenda
95 pt
Wine Spectator
Andamento climatico
La 2017 è stata una delle annate più calde degli ultimi decenni. I primi mesi dell'anno sono stati variabili con qualche pioggia solo a fine febbraio e marzo. Poi si sono verificate alcune gelate tardive, ma da maggio in poi le piogge sono state molto esigue e le temperature sono state sempre al di sopra delle medie stagionali. In luglio e agosto si sono spesso raggiunti dei picchi di caldo. Solo nei primi giorni di settembre si sono verificate alcune piogge, non abbondanti, ma sufficienti ad interrompere quel caldo che da tempo affliggeva le viti e a completare il regolare processo di maturazione delle uve. In questa annata straordinariamente calda sono state fondamentali la gestione precisa e puntuale del vigneto e l'esperienza nel processo di vinificazione, per ottenere uve sane e vini di alto profilo. Nonostante la significativa diminuzione delle quantità prodotte, i vini 2017 sorprendono piacevolmente in termini di qualità. Si tratta di vini dal colore vivace e profondo. L'impatto olfattivo è intenso e vario, con importanti note fruttate. I tannini sono generalmente maturi e morbidi in bocca ma con la grande acidità e mineralità che contraddistinguono il Sangiovese coltivato su suolo di Galestro. Nel complesso, nonostante la vendemmia calda, i vini 2017 prodotti al Castello di Monsanto hanno buone potenzialità di invecchiamento.