Il Sangioveto Grosso, ottenuto da un altro grande Cru aziendale, il vigneto “Scanni”, testimonia ulteriormente la tensione rivoluzionaria che fin dall’inizio ha segnato la storia di Castello di Monsanto. Il vigneto fu impiantato interamente a Sangiovese nel 1968 e vide la sua prima vendemmia nel 1974, in deroga e opposizione al disciplinare della denominazione Chianti Classico che non prevedeva si potessero costituire vigneti con ampelografia diversa dalla ricetta storica del 1800. Da sempre confezionato in bottiglia Borgognotta, a rimarcare il suo ruolo di dissidente, è rimasto negli anni un vino ad Indicazione Geografica Tipica, di pura suadenza e setosità in gioventù e di poderosa capacità di tenuta negli anni.
Denominazione
I.G.T. Toscana
Primo anno di produzione
1974
Vitigni
100% Sangiovese
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20 giorni
Affinamento
Due anni in bottiglia
93 pt
Falstaff
93 pt
Wines Critic
92 pt
Guida Veronelli
Andamento climatico
Il 2018 è iniziato con un germogliamento precoce a causa delle temperature sopra la media di marzo e aprile. In seguito, il mese di maggio è stato abbastanza piovoso, ma dal 10 giugno in poi le temperature hanno ripreso a salire e al Castello di Monsanto abbiamo avuto una bella estate con poche piogge nel mese di agosto.
L'invaiatura è iniziata alla fine di luglio ed è proseguita piuttosto lentamente nel mese di agosto. Le temperature estive sono state nella norma. A settembre, in particolare, abbiamo avuto un susseguirsi di giornate soleggiate con buone escursioni termiche fra giorno e notte, che hanno consentito alle uve di raggiungere il livello di maturazione fenolica e aromatica previsto. La vendemmia delle uve rosse è iniziata a metà settembre e si è conclusa a metà ottobre. I vini del 2018 sono caratterizzati dalla piacevole nota fruttata e dalla notevole acidità, ben integrata in una struttura tannica ricca di personalità.