Il Sangioveto Grosso, ottenuto da un altro grande Cru aziendale, il vigneto “Scanni”, testimonia ulteriormente la tensione rivoluzionaria che fin dall’inizio ha segnato la storia di Castello di Monsanto. Il vigneto fu impiantato interamente a Sangiovese nel 1968 e vide la sua prima vendemmia nel 1974, in deroga e opposizione al disciplinare della denominazione Chianti Classico che non prevedeva si potessero costituire vigneti con ampelografia diversa dalla ricetta storica del 1800. Da sempre confezionato in bottiglia Borgognotta, a rimarcare il suo ruolo di dissidente, è rimasto negli anni un vino ad Indicazione Geografica Tipica, di pura suadenza e setosità in gioventù e di poderosa capacità di tenuta negli anni.
Denominazione
I.G.T. Toscana Rosso
Primo anno di produzione
1974
Vitigni
100% Sangiovese
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20 giorni
Maturazione o invecchiamento
In botti di rovere francese da 500 litri, in parte nuovi in parte di secondo passaggio per 18/20 mesi
Affinamento
Due anni in bottiglia
94 pt
Doctor Wine
93 pt
Falstaff
92 pt
Guida Veronelli
93 pt
Wines Critic
Andamento climatico
La 2017 è stata una delle annate più calde degli ultimi decenni. I primi mesi dell'anno sono stati variabili con qualche pioggia solo a fine febbraio e marzo. Poi si sono verificate alcune gelate tardive, ma da maggio in poi le piogge sono state molto esigue e le temperature sono state sempre al di sopra delle medie stagionali. In luglio e agosto si sono spesso raggiunti dei picchi di caldo. Solo nei primi giorni di settembre si sono verificate alcune piogge, non abbondanti, ma sufficienti ad interrompere quel caldo che da tempo affliggeva le viti e a completare il regolare processo di maturazione delle uve. In questa annata straordinariamente calda sono state fondamentali la gestione precisa e puntuale del vigneto e l'esperienza nel processo di vinificazione, per ottenere uve sane e vini di alto profilo. Nonostante la significativa diminuzione delle quantità prodotte, i vini 2017 sorprendono piacevolmente in termini di qualità. Si tratta di vini dal colore vivace e profondo. L'impatto olfattivo è intenso e vario, con importanti note fruttate. I tannini sono generalmente maturi e morbidi in bocca ma con la grande acidità e mineralità che contraddistinguono il Sangiovese coltivato su suolo di Galestro. Nel complesso, nonostante la vendemmia calda, i vini 2017 prodotti al Castello di Monsanto hanno buone potenzialità di invecchiamento.