Fabrizio Bianchi Sangioveto Grosso

Fabrizio Bianchi Sangioveto Grosso I.G.T. Toscana

Fabrizio Bianchi Sangioveto Grosso

I.G.T. Toscana

Il Sangioveto Grosso, ottenuto da un altro grande Cru aziendale, il vigneto “Scanni”, testimonia ulteriormente la tensione rivoluzionaria che fin dall’inizio ha segnato la storia di Castello di Monsanto. Il vigneto fu impiantato interamente a Sangiovese nel 1968 e vide la sua prima vendemmia nel 1974, in deroga e opposizione al disciplinare della denominazione Chianti Classico che non prevedeva si potessero costituire vigneti con ampelografia diversa dalla ricetta storica del 1800. Da sempre confezionato in bottiglia Borgognotta, a rimarcare il suo ruolo di dissidente, è rimasto negli anni un vino ad Indicazione Geografica Tipica, di pura suadenza e setosità in gioventù e di poderosa capacità di tenuta negli anni.

Denominazione

Vino da tavola

Primo anno di produzione

1974

Vitigni

100% Sangiovese

Sistema di allevamento

Guyot


Vinificazione

In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20 giorni

Maturazione o invecchiamento

In botti di rovere francese da 500 litri, in parte nuovi in parte di secondo passaggio per 18/20 mesi

Affinamento

Due anni in bottiglia

Andamento climatico

Il 1985 è considerata da buona parte dei viticoltori toscani una delle annate del secolo. L’inverno è stato molto freddo – tutti ricordiamo la terribile gelata di gennaio che ha dimezzato le piante di olivo - e anche la primavera è stata umida e con temperature inferiori alla media. L’inizio del ciclo vegetativo, però, è stato complessivamente regolare,la fioritura e l’allegagione buone. Dalla fine di luglio, poi, il tempo è cambiato improvvisamente: una lunga estate calda e asciutta e bel tempo hanno accompagnato tutta la durata della vendemmia. Le uve sono state raccolte sane e con un grado zuccherino piuttosto elevato.

Fabrizio Bianchi Sangioveto Grosso