Il Sangioveto Grosso, ottenuto da un altro grande Cru aziendale, il vigneto “Scanni”, testimonia ulteriormente la tensione rivoluzionaria che fin dall’inizio ha segnato la storia di Castello di Monsanto. Il vigneto fu impiantato interamente a Sangiovese nel 1968 e vide la sua prima vendemmia nel 1974, in deroga e opposizione al disciplinare della denominazione Chianti Classico che non prevedeva si potessero costituire vigneti con ampelografia diversa dalla ricetta storica del 1800. Da sempre confezionato in bottiglia Borgognotta, a rimarcare il suo ruolo di dissidente, è rimasto negli anni un vino ad Indicazione Geografica Tipica, di pura suadenza e setosità in gioventù e di poderosa capacità di tenuta negli anni.
Denominazione
I.G.T. Toscana Rosso
Primo anno di produzione
1974
Vitigni
100% Sangiovese
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20 giorni
Maturazione o invecchiamento
In botti di rovere francese da 500 litri, in parte nuovi in parte di secondo passaggio per 18/20 mesi
Affinamento
Due anni in bottiglia
Andamento climatico
Nel 2005 un inverno piuttosto rigido ha portato con sé grandi riserve idriche grazie anche alle lievi nevicate di fine febbraio. Le temperature basse di inizio primavera hanno ritardato il germogliamento. Il mese di giugno è stato poi caratterizzato da temperature elevate, che hanno favorito lo sviluppo della vite con una produzione di grappoli per pianta molto ben equilibrata. In luglio e agosto le temperature sono state inferiori alla media, con alcune piogge ad intervalli regolari. Questo ha fatto sì che la maturazione delle uve risultasse leggermente ritardata, ma con interessanti complessità aromatiche, grazie alle buone escursioni termiche notturne nel mese di settembre.