Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia. Nessun controllo tecnologico, solo passione infinita per una grande tradizione Chiantigiana. Un vino dolce non solo da dessert; la struttura acida lo rende di strepitosa eleganza e persistenza, capace di abbinamenti non scontati.
Denominazione
Vinsanto
Primo anno di produzione
1970
Vitigni
50% Trebbiano e 50% Malvasia
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
Uve appassite su graticci
Maturazione o invecchiamento
12 anni in caratelli da 50 e 100 litri di castagno, rovere e ciliegio
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
L’annata ha ricevuto una classificazione alta fin dall’inizio, grazie ad una primavera fresca ed un autunno tiepido con qualche pioggia alla fine della vendemmia. Il vino ha richiesto molto tempo per aprirsi ed esprimere a pieno il suo bouquet. È stato messo in bottiglia con ancora una piccola quantità di acido malico che ha creato un sedimento nella bottiglia. La grande struttura di questo vino e il suo perfetto equilibrio tra alcool e acidità, ci fa ritenere che andrà avanti molto a lungo.