Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia. Nessun controllo tecnologico, solo passione infinita per una grande tradizione Chiantigiana. Un vino dolce non solo da dessert; la struttura acida lo rende di strepitosa eleganza e persistenza, capace di abbinamenti non scontati.
Denominazione
Vinsanto del Chianti Classico D.O.C.
Primo anno di produzione
1970
Vitigni
50% Trebbiano e 50% Malvasia
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
Uve appassite su graticci
Maturazione o invecchiamento
12 anni in caratelli da 50 e 100 litri di castagno, rovere e ciliegio
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
Nel 2001 l’inverno mite ha determinato un germogliamento anticipato rispetto all’annata precedente. Questo ha favorito una maggiore sensibilità nei confronti delle basse temperature della tarda primavera: la gelata del 13 aprile, infatti, ha ridotto in maniera significativa la produzione. In seguito, la regolarità della stagione ha permesso un buon sviluppo dell’apparato vegeto-produttivo. Nei mesi estivi l’andamento stagionale è stato caldo e con poche precipitazioni. Successivamente una buona escursione termica tra notte e giorno ha permesso una lenta e regolare maturazione.