Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia. Nessun controllo tecnologico, solo passione infinita per una grande tradizione Chiantigiana. Un vino dolce non solo da dessert; la struttura acida lo rende di strepitosa eleganza e persistenza, capace di abbinamenti non scontati.
Denominazione
Vinsanto
Primo anno di produzione
1970
Vitigni
50% Trebbiano e 50% Malvasia
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
Uve appassite su graticci
Maturazione o invecchiamento
12 anni in caratelli da 50 e 100 litri di castagno, rovere e ciliegio
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
In Toscana l’annata 1982 ha dato risultati molto diversi nelle varie zone di produzione. Nella zona di Montalcino è considerata buona ma non eccezionale, mentre in quella di Carmignano la situazione è inversa. A Monsanto l’annata 1982 ha dato vini di ottima struttura con particolare eleganza e equilibrio. La stagione è stata molto regolare e le piogge leggere di settembre hanno risparmiato l’azienda. Questo andamento climatico ha permesso una maturazione ottimale, con una minore acidità rispetto alla media, a fronte di un ottimo apporto di polifenoli e zuccheri.