Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia. Nessun controllo tecnologico, solo passione infinita per una grande tradizione Chiantigiana. Un vino dolce non solo da dessert; la struttura acida lo rende di strepitosa eleganza e persistenza, capace di abbinamenti non scontati.
Denominazione
Vinsanto
Primo anno di produzione
1970
Vitigni
50% Trebbiano e 50% Malvasia
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
Uve appassite su graticci
Maturazione o invecchiamento
12 anni in caratelli da 50 e 100 litri di castagno, rovere e ciliegio
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
Nell’anno 1988 l’inverno è stato piuttosto mite con poche precipitazioni. A partire dalla primavera fino all’inizio dell’estate la temperatura si è stabilizzata, ma sotto i livelli medi. Le abbondanti piogge del mese di giugno hanno colpito la fioritura e hanno ridotto in parte la produzione. Da luglio in poi, l’estate è proseguita molto calda e quasi totalmente senza pioggia. La vendemmia è iniziata dopo un settembre limpido e soleggiato con importanti escursioni termiche fra il giorno e la notte che hanno sicuramente contribuito a sviluppare i profumi eleganti e complessi nei vini.