Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia. Nessun controllo tecnologico, solo passione infinita per una grande tradizione Chiantigiana. Un vino dolce non solo da dessert; la struttura acida lo rende di strepitosa eleganza e persistenza, capace di abbinamenti non scontati.
Denominazione
Vinsanto
Primo anno di produzione
1970
Vitigni
50% Trebbiano e 50% Malvasia
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
Uve appassite su graticci
Maturazione o invecchiamento
12 anni in caratelli da 50 e 100 litri di castagno, rovere e ciliegio
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
L’annata 1977 è stata classificata dal Consorzio Chianti Classico come molto buona su tutto il territorio, con vini di bel colore, con dei valori alcolici attorno a 12,8% e una acidità media. Anche a Monsanto l’andamento climatico è stato molto favorevole, con una primavera piuttosto piovosa ma un’estate calda e asciutta con alcuni giorni di pioggia nella metà di settembre. Successivamente, grazie ad un periodo di alta pressione si è giunti alla perfetta maturazione delle uve, alla metà di ottobre.