Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia. Nessun controllo tecnologico, solo passione infinita per una grande tradizione Chiantigiana. Un vino dolce non solo da dessert; la struttura acida lo rende di strepitosa eleganza e persistenza, capace di abbinamenti non scontati.
Denominazione
Vinsanto
Primo anno di produzione
1970
Vitigni
50% Trebbiano e 50% Malvasia
Sistema di allevamento
Guyot
Vinificazione
Uve appassite su graticci
Maturazione o invecchiamento
12 anni in caratelli da 50 e 100 litri di castagno, rovere e ciliegio
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
L'inizio della primavera e i caldi mesi di maggio e giugno hanno dato un buon inizio alla vegetazione dei vigneti, ma le alte temperature record accompagnate in alcune parti della regione da precipitazioni eccezionalmente scarse da metà luglio a inizio settembre hanno stressato le viti e rallentato la maturazione. A Monsanto delle piogge abbastanza abbondanti durante le prime tre settimane di settembre hanno fatto diluire leggermente le uve. Il tempo è tornato bello alla fine del mese, consentendo l’inizio della raccolta all’inizio di ottobre.