Lo Chardonnay è frutto dell’intuizione di Fabrizio Bianchi che, nella metà degli anni Settanta, decise di impiantare questo vigneto nei terreni di proprietà posti fuori della denominazione Chianti Classico. Con l’occhio rivolto ai grandi bianchi di Borgogna, all’inizio della sua storia produttiva era interamente fermentato in legno. Negli anni Duemila lo Chardonnay ha visto un graduale snellimento del rovere fino ad assestarsi sulla fattura odierna che prevede la fermentazione in acciaio di circa il 70% delle uve. Grande è lo storico presente in cantina a testimoniare l’eccellente capacità di questo vino di sfidare il tempo.
Denominazione
I.G.T. Toscana Bianco
Primo anno di produzione
1990
Vitigni
100% Chardonnay
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Vinificazione
Due terzi delle uve sono vinificate in tini di acciaio a temperatura controllata, la restante parte in “tonneaux” di rovere francese dove rimane sui lieviti per circa 6/7 mesi
Affinamento
Un anno in bottiglia
Andamento climatico
Il 2014 è stata una delle annate più particolari del decennio. L'inverno è stato molto caldo, le temperature medie sono state molto al di sopra della norma (circa 5°C), e le piogge sono state abbondanti anche per tutto l'inverno. Il germogliamento, viste le abbondanti piogge dei mesi invernali e le temperature miti dei mesi primaverili, è stato anticipato. A fine marzo, inizio aprile, erano già sbocciate molte gemme. I mesi di maggio e giugno sono stati abbastanza regolari: temperature nella media e precipitazioni non eccessive. Mentre luglio e agosto sono stati mesi leggermente più freschi rispetto al consueto andamento stagionale, spesso caratterizzati da rovesci pomeridiani. Nei mesi estivi si è lavorato molto sulla gestione del verde, cercando di mantenere una buona parete fogliare sulla parte aerea della pianta in modo da avere un'ottima fotosintesi, mentre i grappoli sono stati esposti direttamente al sole, praticando la defogliazione manuale su entrambi i lati della riga. Ciò ha favorito una buona circolazione del vento sul grappolo e l'esposizione diretta dello stesso al sole, così da ridurre al minimo l'insorgenza di muffe. Durante la vendemmia c'è stato uno scrupoloso controllo sui banchi, eliminando quelli non in perfette condizioni, e in molti vigneti abbiamo fatto una doppia vendemmia. Il mese di ottobre è tornato alla normalità, con giornate ventose e temperature piacevoli, la vendemmia si è svolta regolarmente e abbiamo terminato l'ultima raccolta il 10 ottobre.