In assoluto l’etichetta più prodotta dall’azienda, a testimonianza della filosofia di Monsanto verso il Sangiovese, che sui nostri suoli acquisisce una forza e una tensione che va aspettata. Un’etichetta tra le più antiche in Italia, la cui diffusione commerciale, cominciata negli anni 60 del secolo scorso, ne ha fatto un ambasciatore dell’intera denominazione nel mondo.
Denominazione
Chianti Classico D.O.C. Riserva
Primo anno di produzione
1962
Vitigni
70% Sangiovese; 20% Trebbiano e Malvasia; 10% Canaiolo e Colorino
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato
Vinificazione
In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 18/20 giorni.
Maturazione o invecchiamento
In botti di castagno da 50 HL per 2 anni
Affinamento
Sei mesi in bottiglia
Andamento climatico
Il 1966 fu un anno unico al Castello di Monsanto: Fabrizio e Giuliana Bianchi diedero alla luce la loro secondogenita Laura. Fu per loro un periodo molto intenso anche perché iniziarono i lavori di ristrutturazione delle vecchie cantine sotto il castello ed ampliarono di un ettaro il singolo vigneto Il Poggio. Il Chianti Classico Riserva e Il Poggio 1966 sono stati prodotti seguendo la tradizionale formula richiesta dalla Denominazione. Questa annata è stata vinificata con il vecchio sistema denominato “Governo alla Toscana”, una rifermentazione effettuata con l'aggiunta di uve appassite nel mese di dicembre e le uve non sono state diraspate prima della macerazione.
Il 1966 è stato uno dei raccolti più ridotti di sempre da un punto di vista quantitativo.